giovedì 6 maggio 2010

INFILTRAZIONE IN CAMPO NEMICO






Una delle tattiche militari utilizzate dai diversi reparti speciali è quella di infiltrazione in campo nemico.
Essa può avvenire per via aerea o via mare, la prima prevede elisbarco e aviolancio, mentre la seconda prevede sbarchi con l ausilio di gommoni .
L'elisbarco consiste nel trasportare e infiltrare nel campo nemico gli operatori militari tramite elicotteri e viene utilizzato per azioni rapide e fulminee. Lo sbarco in questo caso prevede la discesa dei militari tramite l'ausilio di corda doppia o barbettone ( una corda semirigida utilizzata come una pertica per la discesa ).
L'aviolancio invece prevede l'incursione in campo nemico, con il lancio dell operatore militare munito di paracadute, da un aereo nelle ore più buie della giornata e da un quota di altitudine di circa 10.000 metri, in mondo che i nemici non sono in grado di distinguere un apparecchio militare da uno civile e in più i radar non riescono a captare il singolo paracadutista.
Per quanto riguarda le infiltrazioni via mare, dette anche infiltrazioni anfibie, è previsto l'uso di gommoni , di barhini e di altri mezzi anfibi. Effettuate sempre in ore di buoi prevede l'icursione nel campo nemico dalla costa, per raccogliere informazioni o per sorprendere il nemico senza farsi notare..
I reparti che spesso fanno uso di queste tecniche, sono i reparti speciali anfibi e gli incursori della Marina Militare.

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